Vi proponiamo la lettura dell'articolo pubblicato dalla Comunità di Pace di San Josè di Apartadò in merito agli ultimi fatti accaduti.
" Hasta cuando ? "
Nonostante la Corte Costituzionale
colombiana abbia ordinato con il suo decreto 164/12 a varie istituzioni dello
Stato colombiano di correggere e riparare alle gravi violazioni che in 16
anni hanno perpetrato contro la Comunità di Pace di San José de Apartadò,
il 12 aprile abbiamo ricevuto nuovamente notizie molto preoccupanti
da questa comunità campesina che da 12 anni accompagniamo a
livello internazionale per aumentare il livello della loro
protezione e del processo di costruzione della pace dal basso che da
16 anni stanno portando avanti in Colombia. In sole 70 ore sono stati uccisi
in maniera violenta due giovani della provincia di San Josè de Apartadó,
senza considerare l'aumento spaventoso del controllo
da parte dei paramilitari del territorio, la zona è
completamente militarizzata mantenendo la popolazione civile in mezzo al
fuoco incrociato.
Il 6 aprile, intorno alle 18,30, nella
zona La Sucia, della provincia di San José de Apartadó, è
stato assassinato AUGUSTIN MORA SUCERQUIA di 22, da due persone
sconosciute, probabilmente paramilitari. E' da sottolineare che nella zona c'è
una massiccia presenza della forza pubblica che lo stesso
giorno, quasi alla stessa ora dell'omicidio, aveva allestito un posto
di blocco illegale dove controllavano tutti i passanti. Questo rivela,
come tante altre volte è accaduto, una chiara connivenza tra la forza pubblica
e i paramilitari.
Il 9 aprile , verso le 16,45 l'Esercito
nazionale ha assassinato violentemente il giovane CARLOS ANDRES
TORRES BORJA di 20 anni nella località Caracolì, lungo la strada tra
Apartadó e la Comunità di San Josecito dove fanno presenza
i militari iscritti alla XVII Brigada del municipio di Carepa. Carlos
Andres era un umile agricoltore e mentre stava rientrando a casa sul
suo cavallo, è stato brutalmente ucciso con vari colpi di arma lunga
alla testa da membri dell'Esercito. Lascia la sua compagna incinta di 5
mesi.
Queste azioni erano già state annunciate
sia da militari che da paramilitari nella regione, che
costantemente hanno minacciato di morte i contadini e i membri della Comunità
se non si fossero sottomessi ai loro ordini.